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Raccolta fondi per un nuovo progetto sanitario a Mundaland

Nuovo ospedale in Bangladesh

1 Mar 2025

Cari tutti,​ penso che la maggior parte di voi sia a conoscenza del progetto sanitario in corso a Mundaland, Sud-ovest del Bangladesh.

Cari tutti,​ penso che la maggior parte di voi sia a conoscenza del progetto sanitario in corso a Mundaland, Sud-ovest del Bangladesh. E’un progetto di respiro triennale condotto dalla coppia di laici saveriani, la dottoressa Franca Rivolta e il mediatore culturale Patrick Sagar Biswas, suo marito, bengalese. Molto in sintesi, il progetto è centrato su “Monitoraggio e cura di malati Lebbra, Tubercolosi, co-infezioni TB/HIV/AIDS; Prevenzione delle disabilità causate da lebbra; Screening di Talassemia”, e riguarda la Divisione di Khulna – dove si trova anche Mundaland – distretti di Khulna e Satkhira. È già stato finanziato totalmente.​​​​​​​​​​​​​​

 

Prima dell’avvio di tale progetto, Lucia Pedeferri e suo figlio avevano lanciato, con un primo finanziamento, un’iniziativa sempre in campo sanitario, a ricordo del fratello di Lucia, il dottor Marco. Questa iniziativa è stata raccolta da alcuni di noi, concependola come terzo progetto di solidarietà con la gente tribale, e in genere discriminata, nell’area di Mundaland e dintorni, ad integrazione dei due progetti su educazione e abitazione (le famose casette in muratura), che Padre Paggi sta da tempo portando avanti con successo.

 

L’idea è quella di costituire un piccolo presidio sanitario a Mundaland, dove non esiste alcuna assistenza sanitaria sociale. I suoi abitanti, oltre a non disporre di capacità economica per accedere a centri sanitari efficienti nelle più vicine città, quelle di Khulna e Sathkira, per giungervi hanno tempi di trasporto notevoli. Il piccolo ambulatorio dovrebbe offrire un primo pronto soccorso per i problemi più diffusi e “quotidiani”, e fungere anche da “centro di “triage” per individuare i pazienti con problemi non affrontabili localmente e inviarli in un ospedale “in città”. Per questo servizio sanitario locale occorre una sede fisica, qualche strumentazione e farmaci di base, e soprattutto personale formato a riguardo.

 

Cogliendo l’opportunità del progetto di Franca e Patrick e della loro disponibilità, sono stati fatti i primi passi, sia riguardo ai locali da dedicare all’ambulatorio, che nel reclutamento di alcune persone (tutti Munda) e una prima loro formazione, per ora solo riguardo alle patologie del progetto triennale. Tutti questi collaboratori di Franca sono già scesi in campo, e hanno iniziato ad operare, indagare, segnalare, seguire pazienti a cui la dottoressa ha diagnosticato una patologia e prescritto i relativi farmaci. Questi operatori sono tre giovani donne, Lipika, Supryia e Parboti, e un giovane uomo, Ram Proshad.​Parboti è già infermiera, ma non ho capito bene con quale formazione; Suprya dovrebbe iniziare un corso per infermiera; Lipika frequenterà a breve un corso per “patologo”, qualificazione non meglio definita. Ram Proshad ha già una formazione sanitaria avviata con e da Marco Pedeferri, anche se non è ancora chiaro né titolo ufficialmente riconosciuto né il livello reale di prestazioni di cui è capace. Ricordo però che da alcuni anni Ram Proshad funge da unico riferimento per la sua gente, in assenza di personale sanitario occidentale; negli scorsi anni ha anche aperto un suo piccolo ambulatorio privato… con richiesta di modestissime parcelle a chi è “capiente”.

 

Dunque, i primi passi. Ce ne sono ancora molti da fare. Occorre completare la funzionalità dell’ambulatorio, e fornire una formazione di base ai quattro operatori Munda affinché possano offrire il servizio base minimo riguardante i problemi quotidiani, come sopra detto. E questo per quando la dott.ssa Franca non può essere a Mundaland durante i prossimi restanti 2 anni e ½ del progetto, e naturalmente anche in seguito.

 

In prospettiva occorre offrire un supporto finanziario a questi operatori, affinché possano continuare a dedicare parte del loro tempo all’ambulatorio. Ciò detto, questa prima comunicazione ha lo scopo di lanciare una raccolta di fondi specifica, annuale, per il progetto “Ambulatorietto Marco Pedeferri” a Mundaland. Il termine della raccolta sarebbe fine maggio 2025. Chi condivide l’importanza e la fattibilità del progetto può versare il proprio contributo sul CC dell’Associazione Solidarietà Terzo Mondo, che si impegna a girarlo ai destinatari del progetto. Indicando come causale “Donazione liberale per Ambulatorietto Marco Pedeferri” il donatore, riportandola sulla dichiarazione dei redditi IRPEF per l’anno successivo potrà godere di detrazione fiscale del 30%.

 

Associazione Solidarietà Terzo Mondo, IBAN: IT11Q0623011010 0000 16146267

 

La garanzia che i vostri contributi vadano a buon fine è data da Padre Luigi Paggi, la cui dedizione alla causa di questa gente socialmente discriminata voi ben conoscete, e presso la cui missione si trovano, almeno al momento, i locali adibiti ad ambulatorio.

Associazione Solidarietà Terzo Mondo ODV

0342 567310

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